Tra leggende e realtà: la storia della Befana

Tra leggende e realtà: la storia della Befana

In tutto il mondo cristiano, l’Epifania, festeggiata il 6 gennaio, porta con sé la storia affascinante della Befana. Ma da dove proviene questa tradizione? In questo articolo, esploreremo la storia della Befana tra leggende e realtà e come viene celebrata in Italia.


Le origini della Befana

Le origini della Befana affondano nel termine greco “Epifania”, che significa “apparizione” o “manifestazione”, motivo per cui la sua festa si celebra il 6 gennaio. Come suggerisce il noto detto “l’Epifania tutte le feste porta via”, questo giorno segna la conclusione delle feste natalizie. Originariamente, la figura della Befana trae ispirazione dalle antiche credenze romane, dove la Dea Diana, dodici giorni dopo il solstizio di dicembre, volava portando auguri di fertilità. Quando nel IV secolo d.C. la Chiesa Romana condannò le pratiche pagane, la Dea Diana si trasformò nella Befana, una vecchia dal volto brutto, vestita di stracci e con un grande naso.

La leggenda della Befana si intreccia con quella dei Re Magi, i quali, alla ricerca di Gesù Bambino, chiesero indicazioni a una vecchia signora. Pur indicando loro la strada, la vecchietta rifiutò di seguirli. Dopo la partenza dei Re Magi, pentita della sua decisione, la Befana cercò invano di trovarli, bussando alle porte e regalando dolcetti ai bambini nella speranza che uno di loro fosse Gesù Bambino

Durante le festività, i bambini appendono calze colorate in casa o vicino al camino. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una scopa, la Befana lascia i suoi doni, dolcetti per i bambini buoni e carbone per quelli più capricciosi. 


Come l’Epifania viene festeggiata in diverse parti d’Italia

A Napoli, in Piazza Mercato, cuore della vita napoletana da oltre 800 anni, possiamo visitare il tradizionale mercatino della Befana. Dolci, musica, giocattoli e luci colorate trasformano la piazza in un allegro villaggio festoso.

A Ferrara, l’Epifania è all’insegna della musica con il concerto gratuito del Sunshine Gospel Choir presso il parco Marco Coletta. La Befana distribuisce calze di dolciumi a tutti i bambini presenti.

A Treviso, l’atmosfera si carica di calore con grandi falò, musica e vin brulè, mentre il simbolico fantoccio della “vècia” (la befana) viene bruciato, portando via le festività e l’anno passato insieme a ciò che non serve più.

Ad Alghero i bambini, muniti di un’arancia, girano di casa in casa nel pomeriggio per raccogliere offerte da infilare nel frutto, auspicio di abbondanza.

A Milano, nel giorno della Befana, sfilano anche i Re Magi con i loro costumi d’epoca per le vie del centro distribuendo dolci ai più piccoli.

La tradizione a Roma vuole che nel giorno dell’Epifania ci si rechi a piazza Navona, dove il celebre mercatino natalizio offre bancarelle di dolci, giochi e oggetti d’artigianato. Inoltre, la sfilata di “Viva la Befana” con scenografie colorate e costumi rappresenta l’universalità di questa festività che unisce aspetti religiosi e folcloristici.


Insomma, la Befana vien di notte e lascia dietro di sé anche un velo di nostalgia, le città smettono improvvisamente di brillare e tutto riprende la sua normale routine. Tuttavia, ci piace immaginare che, dopo la sua notte magica, la Befana si trasformi in una presenza amorevole, vegliando su grandi e piccini per tutto l’anno a venire. Tu cosa ne pensi?

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