L’Epifania tutte le feste si porta via…
Proprio così! Ma se per molti l’Epifania è solo un giorno che mette fine al periodo delle feste natalizie, per altri non è solo questo. Attorno all’Epifania, infatti, ruotano una serie di usanze, modi di dire, superstizioni e credenze popolari. È molto di più di un semplice giorno di festa sul calendario.
Pare che, al giorno dell’Epifania – che i ravennati chiamano anche “Pasquetta” (da non confondere con il Lunedì dell’Angelo) –, siano collegati anche aspetti soprannaturali: un’antica tradizione romagnola, infatti, dice che, nella notte del 6 gennaio, gli animali acquisiscano la facoltà di parlare.
Da qui deriva il detto: “Par la nott d’la Pasquetta e’ scor e’ ciù e la zvèta”, che significa: “Nella notte dell’Epifania parlano l’assiuolo e la civetta”.
Si pensava però che, ascoltare la voce del proprio animale, fosse infausto per il padrone, e per questo motivo, in occasione dell’Epifania, agli animali veniva data un’abbondante razione di cibo, così da evitare la sfortuna.
Credenze a parte, la calza della Befana, si sa… porta con sé tante leccornie, per grandi e piccini: dolci, caramelle… Ma perché non premiare i più buoni con qualcosa di davvero, davvero speciale?
Metti nella calza l’Aceto Balsamico di Modena IGP “Invecchiato” Black Drops, oppure, per i più golosi, le Praline all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP invecchiato 12 anni.
Vedrai che sorpresa!