Cotechino e Lenticchie, un must per iniziare l'anno nuovo

Cotechino e Lenticchie, un must per iniziare l'anno nuovo

Storia e leggenda si fondono, quando parliamo di cotechino, il più antico degli insaccati!

Re della tavola, orgoglio degli emiliani, il cotechino non può assolutamente mancare nella notte di capodanno, accompagnato con le lenticchie. Piatto antico, questo alimento è diventato negli anni un simbolo della tradizione italiana di abbondanza, prosperità e salute. Il cotechino, come il suo cugino zampone, è sinonimo della festa, della famiglia riunita per le grandi occasioni. Di casa e calore.

La storia del cotechino risale a tempi antichissimi: tutto sarebbe iniziato nel 1511, la leggenda narra che fu creato dai cittadini della corte dei Pico di Mirandola per meglio conservare la carne dei maiali, durante il lungo assedio alla città da parte delle truppe di Papa Giulio II della Rovere. 

Ancora più particolare la leggenda che ruota intorno allo zampone. Si narra che, poco prima della capitolazione, piuttosto che lasciare le loro preziose bestie in mani nemiche, i mirandolesi decisero di macellarle tutte. Fu il cuoco del celebre Pico ad avere l’idea di stipare le zampe dei maiali riempite con la loro carne più magra, per cuocere la carne anche dopo lungo tempo. 

Il cotechino con le lenticchie è un piatto tipico del menù delle feste natalizie e in particolar modo della notte di Capodanno: la tradizione vuole che mangiare una porzione di cotechino prima della mezzanotte sia di buon augurio per l’anno nuovo. Il cotechino, infatti, simboleggia ricchezza e abbondanza.

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