Le differenze tra IGP e DOP: Storia dell'Aceto Balsamico di Modena

Le differenze tra IGP e DOP: Storia dell'Aceto Balsamico di Modena

Quella dell’Aceto Balsamico è una storia millenaria che ha attraversato secoli, usanze e definizioni. La produzione e il consumo di aceto risale a tempi molto antichi, intorno al 1000 a.C., e forse anche più, con la produzione di mosto cotto, un’attività comune già tra gli antichi egizi. I Babilonesi lo ricavavano facendo fermentare datteri, fichi, albicocche e lo usavano come condimento o per conservare altri alimenti. Nell’Impero Romano l’aceto veniva utilizzato per la conservazione dei cibi, come medicinale e come condimento. 

Nel corso del tempo le caratteristiche dell’aceto si sono evolute, fino a renderlo lo straordinario prodotto che oggi tanto apprezziamo. Da secoli, gli aceti alla modenese vantano una fama mondiale per la materia prima utilizzata e per le diverse metodologie di produzione. 

Pochi sanno che esistono due tipologie di aceto Balsamico: l’Aceto Balsamico di Modena IGP con una vasta gamma di qualità, presentazioni e prezzi e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, di limitata produzione, riservato per le grandi occasioni. 

Gli inconfondibili aromi sono dovuti alla scelta delle uve, al processo di invecchiamento e a una serie di criteri disciplinari di produzione:

  • L’Aceto Balsamico di Modena IGP deve essere prodotto nelle Province di Modena e Reggio Emilia con mosti di uve Lambrusco, Sangiovese, Trebbiani, Albana, Ancellotta, Fortana, Montuni.

 

  • L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è prodotto solo da uve Lambrusco, Ancellotta, Trebbiano, Sauvignon, Berzemino, Sgavetta e Occhio di Gatta e solo da vitigni del territorio della Provincia di Modena e iscritti alle Denominazioni d’Origine Controllata. 

Le differenze di ingredienti e invecchiamento permettono di avere due prodotti dal sapore e dalla consistenza diversi e unici: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. è musica per il palato, un’armonia di sapori e profumi ineguagliabili, più intensi e marcati, e una consistenza più corposa rispetto a quella dell’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. 

PROVALI COSÌ

Utilizza a crudo l’Aceto Balsamico di Modena IGP Sigillo Oro dell’Acetaia - La Bonissima come condimento finale del piatto o durante la cottura del cibo, in padella sulla fiamma, per un sapore unico, per esempio per valorizzare un filetto di manzo all’Aceto Balsamico.

Se vuoi esaltare i tuoi piatti con un gusto unico e pregiato prova l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. “Affinato” - Black Drops, frutto di tradizioni centenarie. Invecchiato 12 anni rappresenta una pregiata eccellenza gastronomica e salutare perché prodotto solo con mosto d’uva cotto. La sua semplicità e naturalezza lo rendono un alimento perfetto per l’alimentazione vegetariana e vegana. Utilizzalo esclusivamente a crudo come condimento finale del tuo piatto.

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